L’intervallo

Nell’ambito della programmazione Rai, con la parola intervallo si intendeva una porzione del palinsesto in cui non vi era alcuna trasmissione, o in cui la messa in onda di un programma incontrava delle difficoltà tecniche. Prima che l’eliminazione dei vincoli orari sulla pubblicità potesse permettere di coprire questi vuoti con degli spot, venivano mandate in onda delle apposite sequenze di immagini e musica, tuttora identificate con la dicitura intervallo.

L’intervallo ordinario

Inizialmente, le sequenze irradiate durante gli intervalli consistevano in delle immagini di pecore al pascolo, accompagnate da una scritta Intervallo in sovrimpressione e una melodia suonata con lo xilofono.

In seguito, vennero utilizzati degli scorci di paesaggi e monumenti dall’Italia, con in sovrimpressione le didascalie e talvolta la parola Intervallo. I tre brani musicali di accompagnamento, eseguiti dall’Orchestra della Radio Vaticana diretta da Alberico Vitalini con Anna Palomba Contadino all’arpa[1], erano l’Allegro dalla Sonata in La Maggiore di Pietro Domenico Paradisi, Sarabanda dal IV dei Concerts royaux di François Couperin e Passacaglia dalla Suite per clavicembalo n.7 di Georg Friedrich Händel[2].

Le testimonianze più recenti reperite in rete, vedono questo tipo di intervallo in onda nel 1989. Negli anni immediatamente successivi, i rari buchi di trasmissioni non coperti da spot venivano riempiti con delle grafiche utilizzate in altre circostanze, come la sigla di inizio e fine trasmissioni di Raidue.

Gli intervalli degli eventi sportivi

Nelle trasmissioni sportive, degli intervalli vedevano la messa in onda di una sola immagine, solitamente una foto legata alla disciplina dell’evento trasmesso, colorata con poche (solitamente tre) tonalità e accompagnata dal nome della disciplina stessa.

Soprattutto durante quegli eventi curati dal Tg2, nei primi anni ottanta potevano andare in onda delle immagini graficamente più elaborate, recanti il logo della testata giornalistica (un “2” bordato di giallo, arancione e rosso) e caratterizzate da elementi grafici come l’arcobaleno o delle sagome in nero di immagini legate alla disciplina. Questi intervalli, la cui ultima testimonianza reperita in rete risale al 1989, erano accompagnate da una melodia diversa da quella ordinaria.

Intervalli straordinari

In circostanze che impedivano la trasmissione delle immagini ordinarie come interruzioni troppo brevi o programmi mandati in onda al di fuori degli orari regolari, gli intervalli erano costituiti da un semplice cartello, il cui modello grafico era simile a quello utilizato dalle immagini trasmesse in caso di inconvenienti tecnici.

Intervalli italiani

Fra il 1989 e il 1992, Raitre mandava in onda una particolare versione dell’intervallo, intitolata Intervalli Italiani, curata da Alessandro Cocito e Luca Pastore per la Legovideo.

Questi filmati, prodotti in una serie di dieci cortometraggi da sei minuti ciascuno, erano costituiti da delle inquadrature volte ad evidenziare il degrado e lo squallore di certe parti d’Italia. Queste immagini, in bianco e nero ad eccezione di qualche particolare colorato elettronicamente, erano accompagnate da delle musiche composte da Andrea Costa e Mauro Tavella.

Intervallo 2.0

Alla fine di marzo 2013, la Rai ripropose gli intervalli con il titolo di Intervallo 2.0, in quanto adibiti a fasce pubblicitarie[3][4].

intervallo 2.0

Le fotografie dei paesaggi erano infatti sostituite da immagini del prodotto reclamizzato, con in sottofondo una versione riarrangiata delle melodie utilizzate nelle versioni originali; al termine dell’intervallo vi era una schermata con il marchio dell’azienda produttrice. Al 2015 risale la testimonianza più recente di una messa in onda di questa versione dell’intervallo[5].


Riferimenti e note

Intervalli italiani, su Enciclopedia del cinema in Piemonte

[1] Morta Anna Palomba «signora intervallo», Il Giornale, 28 maggio 2005
[2] Le Musiche Degli Intervalli TV, discogs.com
[3] Operazione Amarcord alla Rai. Tornano Carosello e l’intervallo, La Repubblica, 18 febbraio 2013
[4] Andrea Biondi, La Rai riscopre «Carosello»: il format tornerà in tv a metà marzo in versione «short», Il Sole 24 Ore, 18 febbraio 2013
[5] Intervallo 2.0, Rai Pubblicità, 17 febbraio 2015


Altri spazi pubblicitari, i primi a soppiantare l’Intervallo nella sua funzione originaria.

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