Il nuovo formato

L’introduzione delle nuove regole di trasmissione dei blocchi pubblicitari e la loro applicazione avvenne in maniera graduale, a partire dall’estate del 1984.

Le ultime sigle di intermezzo

In quel periodo, vennero introdotti delle animazioni che, al giorno d’oggi e salvo rare eccezioni, costituiscono l’ultimo esempio di bumper dotati di sigla di intermezzo.

Un ventaglio bianco che, su sfondo blu e violetto con una mezzaluna al centro, si apriva da destra scoprendo alcuni disegni (una farfalla, dei fiori e un gruppo di rondini). L’oggetto si richiudeva immediatamente verso sinistra lasciando impressi sul teleschermo i vari disegni, che scomparivano volteggiando. La sigla di intermezzo vedeva invece la sola apertura del ventaglio, ma era proposta in tre versioni caratterizzate dall’aumentare della tonalità dell’unico accordo usato come tema. La sigla di coda era identica a quella di apertura, ma accompagnata da una variante del tema musicale. In alcune occasioni, la sigla di testa e di coda potevano recare il logo della Sipra in sovrimpressione, assieme alla scritta maiuscola “La pubblicità sulle reti Rai”.

Su uno sfondo blu a puntini più chiari, compariva dal basso una pianta dalla quale sbocciava un fiore con la corolla che si espandeva fino ad occupare tutto lo schermo. Dal bulbo centrale sbocciava una seconda corolla di aspetto diverso, ripetendo la stessa animazione per varie volte. Della sigla di intermezzo, che mostrava solamente l’ultima scena di quella di testa, esistevano tre versioni che si differenziavano per l’aspetto dei fiori che sbocciavano; il tema musicale era inoltre lo stesso degli intermezzi della sigla con il ventaglio. La sigla di coda era invece una riproduzione al contrario di quella di testa con la quale condivideva il tema musicale, costituito da un gruppo di note suonate in scala.

Nei mesi successivi all’introduzione di queste grafiche, gli intermezzi cominciarono a scomparire dalle fasce pubblicitarie; il loro posto venne preso da dei brevi stacchi di sfondo nero (talvolta anche grigio, rosso o blu). Tutte le sigle già esistenti vennero confermate per tutto il 1985, in delle versioni adattate o rimaneggiate secondo questo schema:

Del bumper con l’aquilone e il pavone venne trasmessa solo la sigla di testa.

Il ventaglio vide l’eliminazione dell’intermezzo.

Le corolle concentriche vennero trasmesse in due versioni della sigla di intermezzo, che si differenziavano per l’accompagnamento musicale. Lo stesso per la sigla con i disegni caleidoscopici, i cui intermezzi erano tuttavia identici.

La sigla introdotta nel 1983 per le interruzioni de La Domenica Sportiva venne rinnovata nell’animazione e nel tema musicale.

La sigla con le stelle tridimensionali rimase invariata.

Il primo blocco senza intermezzi

Durante il 1986 venne introdotto il primo blocco di bumper sprovvisto di intermezzi: queste grafiche sostituirono tutte le precedenti, ad eccezione di quella con il pavone e con il ventaglio, rispettivamente proposte nella sola sigla di testa ed intermezzo.

Un ombrello con i colori dell’arcobaleno su sfondo bianco e sotto la pioggia. Al suono di quattro note la pioggia finiva, compariva l’arcobaleno e l’ombrello diveniva bianco. Quest’animazione, uguale sia in testa sia in coda, venne introdotta nel gennaio del 1986.

Su sfondo bianco, un gattino a pelo rosso compiva un paio di balzi andando a finire su un cesto di gomitoli. La sigla di coda era identica a quella di testa, ma quando il gatto balzava sul cesto, uno dei gomitoli andava contro lo schermo mandandolo a nero.

Un pennello con il manico rosso che, in sigla di testa, dipingeva un panorama con un borgo arroccato su una collina, delle montagne sullo sfondo e dei prati in primo piano. Il colore dominante era il verde. Nella sigla di coda il pennello cancellava tutto, ripristinando lo spazio nero e lasciando impresse sullo schermo delle farfalle. Questa sigla venne introdotta nella primavera del 1986; alla fine dello stesso anno arrivò la versione invernale con lo sfondo iniziale blu, l’aspetto del paesaggio tipico della stagione (prati innevati, cielo grigio) e la neve cadente come elemento dinamico. Nella primavera del 1987 il tema musicale venne sostituito da uno più lento e identico sia per la sigla di testa, sia per quella di coda. Venne inoltre modificato il percorso svolto dal pennello, divenendo verticale anziché orizzontale.

Su uno sfondo giallo scuro con il sole arancione, alcune vele nel mare si trasformavano in tre mongolfiere. Questo bumper era uguale sia in testa, sia in coda.

Un orso bruno appollaiato ad un albero che toccava un alveare, fino a provocare la fuoriuscita delle api. In sigla di coda l’orso, ritratto frontalmente, veniva stuzzicato da una delle api dell’alveare. Il tema musicale di quest’animazione è stato realizzato da William Marino[1].

Due gatti grigi che, seduti su di un tetto che dava su un paesaggio notturno, si accarezzavano. Nella sigla di coda i due mici si baciavano unendo le proprie code a mò di cuore. Sul cielo comparivano delle note musicali e il tema musicale – composto da William Marino[1], era costituito da sole tre note. Questa sigla è stata trasmessa per la prima volta nel dicembre del 1986.

Su sfondo nero, da una serie di semi sbocciavano diverse corolle rosso e viola, che rientravano dentro in sigla di coda.

Note e riferimenti

[1] Film – Colonne Sonore – Opere Artistiche, williammarino.eu


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