Ultime grafiche analogiche

Tra la fine del 1989 e l’inizio del 1990 vennero introdotte delle nuove grafiche, che rappresenteranno l’ultimo caso di bumper pubblicitari sviluppati con tecnologie analogiche e, per circa vent’anni, basati su temi concreti.

Sigle ordinarie

I disegni del sole e della Luna che si avvicendavano ruotando sul teleschermo. La sigla di testa si chiudeva con la Luna su sfondo blu e alcune figure geometriche, la sigla di coda si concludeva con il Sole su sfondo giallo e le sagome che andavano fuori dallo schermo. Dal 1992 quest’ultima sigla veniva utilizzata anche in apertura.

Su una superficie bianca, una matita colorava uno spazio blu lasciando alcuni campi bianchi che formavano le lettere della parola “Pubblicità”. Nella sigla di coda, la stessa matita colorava lo stesso spazio, ma con più tonalità diverse.

Al suono di due note, due trottole su sfondo nero si scontravano, rivelando una superficie rosa con alcune figure geometriche. La sigla di coda era identica, ma vi era una sola trottola che attraversava lo schermo per obliquo.

Su di uno sfondo bianco con una cornice nera di palme, un tucano percorreva col becco la tastiera di un pianoforte, rivelando delle piante al di sotto dei tasti. Compariva un secondo tucano che si posizionava al centro dello sfondo bianco e salutava togliendosi il cappello. Nella sigla di coda un tucano rimuoveva l’immagine delle piante mostrando l’immagine di un’isola con le palme. La cornice diveniva bianca, quindi un altro tucano salutava togliendosi il cappello, mostrando un ananas sulla propria testa.

Su di uno sfondo grigio a puntini più chiari, una fisarmonica arancione passava da un lato all’altro del teleschermo, lasciando una traccia azzurra con delle note di colori vari. La sigla di coda era una riproduzione al contrario dell’apertura.

Sigle speciali

Nell’inverno 1989-1990 vennero abolite le sigle con il ventaglio e con il pavone, ormai in uso da diversi anni. Gli spazi pubblicitari precedentemente destinati a quest’ultima sigla non erano accompagnati da bumper, ma da una scritta bianca “PUBBLICITA'” che appariva in sovrimpressione nell’angolo inferiore sinistro del teleschermo, in corrispondenza del primo e dell’ultimo spot.

I quattro bumper stagionali con il pennello vennero confermati fino alla stagione 1990-1991, durante la quale vennero sostituiti da delle grafiche speciali che, su Raitre, potevano essere impiegate negli spazi in precedenza destinati alla sigla con il pavone.

Su di uno sfondo verde si tracciavano la linea bianca e il cerchio di centrocampo. Un pallone da calcio colpiva il dischetto da dove si batte il calcio d’inizio: lo sfondo si apriva mostrandone uno nero con sfumature bianche, rosse e verdi. Nella sigla di coda lo sfondo dell’ultimo fotogramma dell’apertura diveniva una superficie composta da quadretti bianchi, rossi e verdi. Compariva la sagoma nera di un calciatore che tirava il pallone contro lo schermo, mandandolo a nero. Questo bumper, in onda durante i mondiali di calcio di Italia ’90 e nelle interruzioni di eventi calcistici fino al 1993, sostituì la versione primaverile della sigla con il pennello nel giugno 1990.

I loghi delle tre reti Rai colorati di giallo oro ed incolonnati in tre file che si muovevano sul teleschermo assieme a varie scritte, tra cui “buon NATALE” (per la sigla in onda fino al 25 dicembre) o “buone FESTE” (per quella in onda dal giorno di Santo Stefano fino al 6 gennaio), disposte in verticale e riportate con caratteri bianchi strisce dei colori sociali dei tre canali. Questi due grafiche sostituirono le versioni estive ed autunnali della sigla con il pennello tra il 20 e il 26 dicembre 1990.

Vari solidi, fra cui i loghi delle tre reti Rai, racchiusi in un cubo celeste su sfondo celeste con linee curve: alcuni di questi elementi chiudevano dei buchi del cubo, mentre i marchi dei canali uscivano dai fori della loro forma. Nell’angolo in alto a destra vi era un riquadro più chiaro in cui si sostituivano velocemente le lettere della parola PUBBLICITA’. Nella sigla di coda venne inizialmente mostrato il cubo su sfondo celeste: l’immagine passava all’interno del solido da dove si staccavano le figure geometriche che prima avevano tappato i buchi e comparivano i solidi. Infine ci si spostava verso il buco esagonale, che rivelava uno sfondo nero. Questo bumper sostituì la versione invernale della sigla con il pennello dal 7 gennaio 1991.


Prime grafiche digitali

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I disegni astratti