L’esordio della farfalla

L’esordio sullo schermo del logo aziendale a farfalla segnò l’avvento di nuove tipologie di bumper, ormai definitivamente sviluppati con tecnologia digitale e basati sui colori e sul logo aziendale del canale in cui erano trasmessi.

esordio farfalla generico

La primissima di queste sigle venne introdotta nel luglio del 2000, in sostituzione di tutte le vecchie animazioni con i disegni astratti. Nella parte superiore destra di una superficie blu, si trovava un triangolo rettangolo bianco con il lato maggiore che ricalcava il profilo di un volto umano; questo elemento si capovolgeva obliquamente scoprendo una forma identica, infine compariva la parola “Rai” bianca nel font Futura. Il tema sonoro di questo bumper, trasmesso sia in testa sia in coda, era costituito da due note dal tono cupo, seguite da un suono simile a un tonfo e un altro più stridente.

Questa sigla era valida anche per i canali satellitari e del digitale terrestre come Rai News 24, che continuò ad utilizzarla fino al 2011. Nelle tre reti terrestri venne invece abolita nell’ottobre 2000, in corrispondenza del lancio dei nuovi loghi in sovrimpressione e di bumper pubblicitari più specifici.

Su Rai Uno, veniva mostrata una superficie blu con in basso a sinistra il logo del canale. Dalla parte opposta, si tracciava dal basso una linea bianca obliqua simile al volto di un profilo umano; successivamente il logo scompariva e dalla parte superiore destra scompariva il blu, mostrando uno sfondo grigio con riflessi dinamici più scuri. Ciò che rimaneva della superficie blu originaria indietreggiava verso la parte inferiore destra di un fondale per metà blu e metà grigio, rivelandosi un triangolo che, capovolgendosi obliquamente, completava il logo. L’ultima scena di quest’animazione veniva utilizzata come sigla di testa, mantenendo inalterato il tema musicale, costituito da delle note saltellanti introdotte da un sibilo e chiuse da due tonfi e un altro sibilo.

Una seconda versione di questo bumper vedeva il logo a farfalla di colore blu apparire sullo stesso sfondo blu e grigio, con i riflessi dinamici scuri. Dopo qualche secondo, lo sfondo diveniva completamente blu con qualche sfumatura bianca, mentre il marchio assumeva una colorazione bianca e le parole “Rai” e “Uno” in carattere Futura, formando in questo modo il logo della rete. Accompagnata da una variante del tema musicale proposto nell’altra versione, questo bumper prese definitivamente il sopravvento dopo pochi giorni di trasmissione.

esordio farfalla rai due

Il bumper in uso su Rai Due era ambientato su uno sfondo colorato di bianco nella parte inferiore e rosso in quella superiore, con dei riflessi bianchi dinamici a metà schermo. Entrando dal basso, si posizionava nella metà superiore il logo di rete bianco. Questa sigla era accompagnata da un giro di note elettroniche.

Su Rai Tre veniva utilizzata una sigla che, inizialmente, mostrava una superficie verde a destra e bianca a sinistra, divise obliquamente da una linea che ricalcava la forma del profilo del volto umano. La parte bianca indietreggiava, rivelandosi un’ala della farfalla che si posizionava tra le scritte bianche “Rai” e “Tre”, sempre in carattere Futura. Durante l’inverno 2001-2002 venne mandata in onda una versione natalizia di questo bumper: quando la farfalla si era stabilizzata al centro dello schermo, a destra compariva una stella che si muoveva obliquamente dall’alto verso il basso, determinando l’apparizione di fiocchi di neve sullo sfondo e delle scritte “Buone” e “Feste” al posto di “Rai” e “Tre”. All’accompagnamento ordinario, costituito da sette note di pianoforte, si aggiungevano le prime note del caratteristico brano Jingle Bells, suonate elettronicamente con ambientazione natalizia.

Sempre a partire dall’ottobre del 2000, la regola di apporre su Rai Tre la scritta in sovrimpressione “PUBBLICITA'” in corrispondenza del primo e dell’ultimo spot di una fascia non annunciata da sigle venne estesa anche alle altre due reti, a prescindere dalla presenza di grafiche e all’inizio di ogni filmato. Dall’estate del 2003, questa regola venne applicata anche ai bumper: le fasce pubblicitarie pomeridiane erano annunciate da delle versioni che recavano la scritta “Pubblicità” al di sotto dello schermo, letta da una voce fuoricampo maschile.


I disegni astratti

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