Grafiche uniche e semplificazioni

I primi due blocchi di sigle utilizzati per i promo erano caratterizzati dall’uso di un modello grafico unico e un’iniziale complessità che, con il passare del tempo, andava diminuendo gradualmente.

Grafica unica

I promo mandati in onda successivamente all’introduzione del logo del 1983 erano accompagnati da una grafica concepita per mostrare i filmati all’interno di un riquadro, in grado quindi di garantire una certa continuità visiva.

Versione estesa

Su schermo nero, comparivano due figure geometriche da due angoli diametralmente opposti del teleschermo: in alto a sinistra il marchio di rete, in basso a destra una sfera celeste con incisioni a meridiani e paralleli su Raiuno, un cubo arancione con scanalature rosse su Raidue e un parallelepipedo verde con incisioni più scure su Raitre. Le due figure avanzavano obliquamente verso il centro con quella più piccola che “entrava” nelle scanalature di quella più grande, giungendo su di una superficie gialla coperta da un retino. A quel punto il marchio di rete scompariva allontanandosi e, sul suo stesso asse, si generava ruotando un riquadro celeste che sfumava in blu scuro verso l’alto e verso il basso.

Quest’immagine occupava inizialmente tutto lo schermo, poi si posizionava in alto a sinistra con al centro la scritta identificativa del canale, su una schermata identica. Nell’angolo superiore destro vi era il solido logo del canale mentre, al termine della musica, si generava un’ombreggiatura al di sotto della schermata in cui sarebbe partito il promo, su cui compariva la data e l’ora di trasmissione al termine del filmato. In chiusura, veniva mostrata l’immagine con la scritta identificativa che si generava poco prima della trasmissione del filmato, che al suono di tre note indietreggiava partendo da un dettaglio.

Esisteva anche un’animazione basata sul logo aziendale, utilizzata per i promo di quei programmi la cui messa in onda era prevista in più cicli su canali diversi, a reti unificate, o più semplicemente in un’emittente diversa da quella in cui il filmato veniva trasmesso. Su una superficie gialla con reticolo nero, i loghi dei tre canali si muovevano fin quando l’immagine si capovolgeva, mostrando il marchio della Rai di colore azzurro. I tre solidi andavano contro lo schermo quindi, al suono dell’ultima nota, lo sfondo giallo scompariva verso lontano lasciando il solo logo su un fondale nero. Al termine del filmato, al suono delle tre note comparivano al di sotto del logo le scritte incolonnate “RADIO”, “TELEVISIONE” e “ITALIANA”.

Tutte queste animazioni erano accompagnate dallo stesso tema musicale, ridotto delle ultime tre note in sigla di chiusura.

Versione ridotta

grafiche uniche generico 1984

Dal 1984, le grafiche specifiche dei tre canali persero la parte dell’animazione che vedeva l'”entrata” del logo nelle incisioni del solido più grande, saltando al momento in cui si generava il riquadro con la scritta identificativa. Nella sigla generica venne mostrata direttamente la scomparsa dei tre solidi, mentre lo sfondo giallo rimaneva sullo schermo. Per queste versioni semplificate venne utilizzata solo l’ultima parte del tema musicale.

Intorno a quel periodo si iniziò a mandare in onda alcuni filmati a schermo intero, permettendo di effettuare una distinzione fra sigla di testa e di coda: nello specifico, era omessa la scena in cui indietreggiava la schermata che si generava ruotando sull’asse del solido.

Sigle di testa e di coda

Dalla primavera del 1986, in seguito l’introduzione di un nuovo blocco di sigle caratterizzato da sigla di testa e di coda distinte, i promo vennero sempre trasmessi a pieno schermo.

grafiche uniche 1987

Nella maggior parte dei casi, durante il promo venivano utilizzati degli elementi grafici che ricordavano l’impostazione appena abolita: la data e l’ora di trasmissione del programma erano riportate al di sotto di una riga del colore sociale del canale, che si tracciava da sinistra verso destra sul finire dello spot, mentre venne confermata la presenza del marchio del canale in cui sarebbe andato in onda il programma, sempre nell’angolo in alto a destra del teleschermo. Tutti questi elementi erano in genere omessi durante i promo di quei programmi che sarebbero andati in onda in una rete diversa rispetto a quella in cui era trasmesso il filmato, in particolare la presenza del marchio di rete.

Sigle ordinarie

In sigla di testa, il marchio di rete si muoveva all’interno di un tubo a sezione rettangolare, lasciando dietro di sé una scia del suo colore. L’immagine cambiava prospettiva scoprendo che, in realtà, il solido si muoveva all’interno del logo aziendale, inserito nel marchio del canale, colorandolo del tutto e uscendo dalla sommità della “I”. La sigla di coda riprendeva l’ultimo fotogramma della sigla di testa, attraversato dal logo del canale. Tutte queste immagini erano ambientate su uno sfondo chiaro, della stessa tonalità del colore sociale del canale, e caratterizzato dalla presenza di alcuni loghi del canale di dimensioni ridotte.

generico 1986

In caso di programmi in onda a reti unificate o in un canale diverso da quello in cui si trasmetteva il promo venne utilizzata un’animazione che, per la prima volta, includeva solo una sigla di coda Su uno spazio violetto, i tre loghi di rete si muovevano lasciando dietro di sé una scia del corrispondente colore. L’immagine si capovolgeva mostrando un logo della Rai di colore trasparente, accompagnato in basso dalle scritte incolonnate “RADIO TELEVISIONE ITALIANA”. A questo punto comparivano i tre solidi che, lasciandosi dietro una traccia del corrispondente colore, andavano a posizionarsi accanto alle tre parole.

Anche queste quattro animazioni avevano in comune la melodia di accompagnamento, ridotta delle ultime tre note nella sigla di coda. Nell’animazione generica veniva utilizzata la versione intera.

Sigle speciali

Nell’autunno del 1987 la sigla generica venne, per un breve periodo di tempo, sostituita da un’animazione ambientata su uno sfondo grigio a puntini neri. Al centro del teleschermo si avvicendavano le cifre di rete, rappresentate a parola e con il relativo colore sociale; contemporaneamente si muoveva lungo l’immagine il logo di rete di ciascuna scritta, cambiando aspetto all’avvicendarsi della corrispettiva cifra. Successivamente compariva la scritta “RAI” negli stessi caratteri delle iscrizioni apparse in precedenza e con le lettere colorate con le tonalità di ciascuna rete. L’immagine era attraversata dai loghi delle tre emittenti e vedeva, al termine dell’animazione, la comparsa di un rettangolo bianco con scritto in nero lo storico slogan dell’azienda (“DI TUTTO DI PIU’”), che andava a posizionarsi obliquamente davanti alla “I”. Questa sigla era accompagnata da un motivo elettronico e da una voce maschile, che scandiva tutte le iscrizioni presenti sul teleschermo.


Pagina principale

Sigle specifiche di coda