Gli annunci

Nella terminologia televisiva, la parola “annuncio” indica dei brevi filmati in cui si comunicano i programmi che sarebbero andati in onda nel corso della giornata e/o informazioni di servizio non necessariamente legate alla programmazione (nel caso della Rai, dei bandi di concorso per il personale dell’azienda, date per il rinnovo dell’abbonamento…). Esistono due tipologie, entrambe utilizzate dalla Rai nel corso degli anni:

Annunci in studio

Fin dal primo giorno di trasmissioni, gli annunci della Rai si svolgevano all’interno di studi specifici[1], in cui gli annunciatori erano ripresi a mezzobusto: caratteristica fondamentale era la presenza (esclusiva fino al 2009[2]) di donne, conosciute con la locuzione di “signorine buonasera” per l’abitudine di esordire con “buonasera” e per l’immagine rassicurante che trasmettevano al pubblico.

Almeno fino alla fine degli anni settanta, questi filmati erano irradiati per annunciare l’avvenuta conclusione di un programma ed introdurre il successivo. In seguito all’eliminazione dei vincoli orari delle fasce pubblicitarie nei primi anni ottanta, questi filmati andavano in onda all’inizio di ciascun programma. A partire dall’inizio degli anni novanta, gli annunci cominciarono ad essere mandati in onda con una frequenza che andava diminuendo nel corso degli anni, arrivando al massimo di due volte al giorno.

annuncio

Salvo alcune eccezioni, fino al 21 settembre 2003 gli annunci erano ambientati in uno studio unico per tutti i canali con le annunciatrici che non avevano il compito di rappresentare una rete[3]. Successivamente, questa regola venne applicata solo in occasioni come gli eventi di natura istituzionale: gli annunci per i programmi in onda su Rai Uno, Rai Due e Rai Tre avevano infatti ricevuto studio specifico e due annunciatori ciascuna[3], mantenendo tale regola fino al 28 maggio 2016, data dell’abolizione definitiva di questi filmati.[4][5]

Annunci grafici

annunci

Fra il 2010 e il 2011, gli annunci cominciarono ad essere divulgati tramite grafiche mirate, che dal 29 maggio 2016 sostituiranno definitivamente quelli in studio


Note e riferimenti

[1] Nei primi tempi, dalle sedi di Torino, Napoli, Roma e Milano. Questi ultimi due centri di produzione ottennero l’esclusiva nel 1965 quindi, a partire dal 15 ottobre 2000, la trasmissione degli annunci avvenne solamente da Roma.
[2] Al debutto Livio Beshir, primo annunciatore della Rai (recuperato il 20 marzo 2019, tramite Internet Archive), Il Corriere della Sera, 4 luglio 2009.
[3] Da questo punto di vista, Rai Tre ebbe modo di distinguersi impiegando nei primi tempi delle annunciatrici diverse da quelle ufficiali e con l’uso, dal 1988 al 2000, di una scenografia specifica.
[4] Leandro Palestini, La Rai cambia volto: ecco 6 nuove annunciatrici, La Repubblica, 20 settembre 2003.
[5] Signorine buonasera addio, finisce epoca., ANSA, 27 maggio 2016.
[6] Paolo Sommaruga, ANNUNCIATRICI ADDIO, TG1, 28 maggio 2016.


Indice